Elenco degli sbattezzi della provincia di Torino

Ho fatto richiesta via mail e ho avuto risposta il giorno dopo.

Una scelta di coerenza prima di tutto. Ma anche un gesto doveroso per chi, nel mondo, non ha il diritto di farlo liberamente.

È una liberazione mettere a posto la 'cartaccia' e allineare i documenti al proprio sentire, dopo anni di meditazione. Confido che contribuirà a rendere il nostro paese più laico e giusto verso tutti, restando fermo il rispetto reciproco per le rispettive visioni o credi.

Libertà di scegliere di cosa non essere marchiati a vita. Grazie UAAR.

Era da un bel po' che volevo togliermi questo peso. Grazie alle indicazioni di SOS laicità UAAR, ho trovato le corrette indicazioni per farlo... in dodici giorni.

Ho ricevuto risposta dalla Curia Metropolitana in tempi molto brevi e senza alcun biasimo. Auguro a loro, e a tutti gli sbattezzati, un sereno, proficuo e appagante cammino verso la verità.

Molte volte mi è stato chiesto "Perchè ti sei sbattezzata se tanto non credi?" e la risposta più semplice è "proprio perchè non credo". Per allontanarsi dalla chiesa e dalle sue ingerenze servono gesti concreti: uno sbattezzo può sembrare poco, ma tanti sono un sintomo di qualcosa che si muove. La laicità avanza silenziosa.

Finalmente!! Non vedevo l'ora...
Atei di tutto il mondo sbattezzatevi!

Felice di non fare più parte di una setta.

Finalmente dopo ben due mesi, due raccomandate e altrettante telefonate, mi sono recato di persona dal parroco e mi sono fatto consegnare debita certificazione del mio avvenuto sbattezzo... Finalmente libero.

Mi sono liberata di qualcosa che mi è stato imposto contro la mia volontà e che ha condizionato negativamente la mia esistenza per anni. Ora ho la sensazione di essere uscita da una setta.

Finalmente mi sento libero.

Sono finalmente libero da ogni collegamento con la chiesa cattolica, che non può più parlare a nome mio! W la libertà e lo Stato Laico!

Il parroco a suo tempo mi scrisse un'accorata lettera di risposta in cui mi assicurava di aver annotato la mai volontà sul registro battesimale. Io però, desiderosa della lettera di scomunica mi sono rivolta alla curia vescovile di Susa (dalla quale dipende la parrocchia del mio paese) a gennaio 2020, e dopo circa un mese mi è arrivata la scomunica.

Fatelo tutti

Inviata email, il giorno successivo la parrocchia mi informa di aver inviato alla diocesi, il secondo giorno ricevo la lettera finale.

Ho dovuto sollecitare via email la parrocchia per avere una copia email della loro risposta.

Ho finalmente fatto questo piccolo grande gesto per poter essere coerente al cento per cento con le mie idee. Ho mandato una semplice mail e, sorprendentemente, mi hanno risposto in tempi celeri. Grazie per il supporto!

Mi piace pensare che le evidenze statistiche pubbliche possano, un giorno, convincere sempre più persone a dichiarare la propria laicità e a rendere l'Italia un paese laico per davvero.

Lo sbattezzo, con tanto di apostasia, è arrivato dopo circa un mese. Nessun problema a inviarlo né a ricevere risposta.

Non potevo più sopportare di fare parte di una comunità legata a presupposti anacronistici e francamente ridicoli, governata da un sistema rigidamente maschilista e autoritario

Finalmente fuori dalla chiesa!!! Pensavo fosse più macchinoso, e invece è stato davvero facile, grazie alle indicazioni della UAAR. La coincidenza bella è che lo sbattezzo è stato registrato il giorno del compleanno di mio figlio

Richiesta assistenza UAAR. Dovuto inviare comunicazione all'arcivescovo, che ha però provveduto celermente. Felice!

Un atto dovuto e doveroso: se non si crede, o si è smesso di credere, non c'è ragione di essere ancora considerati cristiani e, nello specifico, cristiani di confessione cattolica. Non ho nulla da eccepire sulla correttezza della Curia Metropolitana di Torino. C'è un solo dettaglio che può suscitare un sorriso. Nella risposta, mi si segnala che la mia comunicazione era "non datata": in effetti, avevo dimenticato di apporre la data, ma il vicecancelliere arcivescovile che mi ha risposto ha dimenticato a sua volta che, per ogni evenienza, fa fede la data del timbro postale, che non poteva non esserci, dato che io avevo inoltrato la mia richiesta tramite Raccomandata A/R.

Finalmente fuori!

Il don che ha preso in carico la mia richiesta non ha potuto non esprimere il suo dissenso e il suo -non richiesto- giudizio paternalista. Conscia che dal suo punto di vista io potessi apparire come la "pecorella smarrita" bisognosa del pastore per ritrovare il gregge smarrito, nonostante non fossi tenuta a dargli alcuna motivazione in merito alla mia richiesta, mi sono armata di pazienza, argomentandogli le motivazioni sottese alla mia decisione. Il "dono" di cui ha fatto menzione il don è stata un'imposizione senza consenso su una neonata non consapevole di pochi mesi. Imposizione che ho subito e dalla quale prendo le distanze ora, da adulta consapevole e dotata di mente pensante. Non solo non credo nell'istituzione della Chiesa cattolica, ma mi ritengo, oltretutto, agnostica, e per coerenza con me stessa voglio, per mio lecito diritto, che mi venga tolto il sacramento del battesimo. Inoltre non voglio in alcun modo essere utilizzata per "far numero" durante le varie occasioni di ostruzionismo in Parlamento e le numerose ingerenze del Vaticano sui progetti di legge, e in alcun modo voglio essere considerata "suddito" delle gerarchie ecclesiastiche, dato che il battesimo «incorpora alla Chiesa» e «il battezzato non appartiene più a se stesso […] perciò è chiamato […] a essere «obbediente» e «sottomesso» ai capi della Chiesa» [Catechismo della Chiesa cattolica nn. 1267 e 1269].

La mia prima richiesta di sbattezzo l'avevo inviata il 11/01/2010 alla parrocchia ma non avevo ricevuta alcuna risposta. Pertanto, il 01/02/2010 decidevo di inoltrare una nuova richiesta questa volta direttamente alla Diocesi di Torino, la quale mi rispondeva con lettera del 05/02/2010 di aver provveduto alla relativa annotazione sugli appositi registri.

Mi auguro che molti si sbattezzino per mettere in chiaro la reale perdita di potere del clero.

Da leggere assolutamente la risposta per rendersi conto come si arrampicano sui vetri.

Era doveroso. L’avrei fatto molto prima ma non sapevo si potesse.

Soddisfatto della scelta.

Transgender e felice di essermi sbattezzata. E delle loro "conseguenze" dello sbattezzo riportate nella lettera, me ne farò una ragione senza tante preoccupazioni!! Grazie uaar

Nella lettera di richiesta di sbattezzo, ho aggiunto il fatto che fossi una persona trans e che stessi facendo un percorso di affermazione di genere. Sono stati ben felici di sbattezzarmi e infatti la loro risposta era arrivata in tempi brevi!

Finalmente mi sono liberato da questo circolo pieno di ipocrisia e ladrate, per essere coerente con me stesso. Fatelo anche voi.

Processo estremamente facile e rapido.

Un atto di coerenza e giustizia: la chiesa vanta milioni di seguaci che, come me, non sono mai stati tali.

«Io non so se Dio esiste ma se non esiste fa una figura migliore.»
Da Baol. Stefano Benni

"Un amante delle filosofie orientali, in un contesto occidentale, non può che sentirsi ateo" - Duca di Benevento

Ho aspettato 4 mesi perché arrivasse la risposta, ma alla fine è arrivata. Basta essere pazienti.

La mia è stata una scelta basata sulla coerenza: non ho mai creduto in vita mia e per come sono oggi non credo che crederò mai a qualcosa, tantomeno a quanto professa il Vaticano. Ci tengo a precisare che è stata una scelta serena e fatta serenamente.

Come diceva un mio amico romano: "Se i tuoi genitori ti regalano alla nascita l'abbonamento allo stadio della Lazio ma te cresci romanista che fai, lo tieni?".

Il predicozzo finale potevano pure evitarlo...

Sin da bambino non ho mai sentito di appartenere alla religione Cattolica: non riuscivo a capire come si potesse credere a quanto ero costretto ad ascoltare durante i catechismi e durante le messe. Era tutto così surreale! Crescendo, la ragione, la maturità e gli studi non hanno fatto altro che confermare e accrescere la repulsione verso la Chiesa Cattolica ma anche verso ogni altra religione: realtà per me interessanti unicamente come fenomeno sociale e architettonico dei tempi antichi. Il formalizzare il mio ateismo è stato un atto logico e dovuto per cui devo ringraziare l'UAAR per il gran impegno e lavoro di divulgazione. Il mio unico rammarico è di non essere venuto prima a conoscenza dell' esistenza dell associazione! Lo sbattezzo tramite il modulo del sito UAAR si è svolto senza intoppi e con un breve scambio di lettere. Finalmente libero.

Evviva la laicità!

Procedura conclusa dopo l’invio di un secondo sollecito, come prova ho ricevuto la foto del registro battesimale con l’annotazione del parroco.